Nel 2006 Frank Gardner e Zella Moore pubblicano il libro “Clinical Sport Psychology”, presentando un approccio integrato e olistico alla psicologia clinica dello sport. Al suo interno vengono presentati numerosi strumenti da utilizzare per lavorare con atleta nel modo più appropriato, ma anche per capire quando necessario un invio ad un professionista clinico. All’ interno delle 249 pagine, suddivise in quattro parti (14 capitoli), vengono ampiamente descritte le prospettive teoriche, gli strumenti per l’assessment, le pratiche di intervento e le linee guida specifiche per le varie esigenze degli atleti.

La parte I presenta la psicologia clinica sportiva e introduce l’ Integrative Model of Athletic Performance (IMAP), un framework teorico sulle componenti interne ed esterne con un ruolo funzionale o disfunzionale sulla performance. Nella parte II il libro offre una panoramica degli strumenti di assessment utilizzati nell’ambito della psicologia clinica dello sport, evidenziando l'importanza di una chiara comprensione dei bisogni, delle caratteristiche e degli obiettivi dell'atleta. Preliminarmente all’intervento è, infatti, necessario verificare se vi possono essere delle criticità cliniche o subcliniche che possono direttamente o indirettamente influenzare la prestazione. A tale scopo gli autori introducono e descrivono il sistema di classificazione Multilevel Classification System (adattato in lingua italiana da Gramaccioni e Robazza nel 2008), il cui scopo è quello di orientare lo psicologo dello sport ad inquadrare il problema e la richiesta dell’atleta. La parte III è la parte più estesa di questo testo: l'attenzione è rivolta agli interventi in Psicologia Clinica e viene approfonditamente presentato l’approccio Mindfulness-Acceptance-Commitment (MAC), mirato al miglioramento della prestazione e in generale del benessere psicologico dell’atleta. Si differenzia notevolmente sia dalle ipotesi teoriche che dalle strategie dell'intervento degli approcci più tradizionali. Mentre l'attenzione in questi ultimi è incentrata sul controllo dei pensieri e delle emozioni e l'eliminazione degli stati negativi, l'approccio MAC promuove un’attenzione consapevole, non giudicante e ben orientata al presente e sottolinea l’importanza di un’accettazione delle proprie esperienze interne (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche). A tal riguardo, per ulteriori informazioni possono essere presi in considerazione anche questi due articoli: - Gardner, F.L. & Moore Z. (2004) A mindfulness-acceptance-commitment-based approach to athletic performance enhancement: Theoretical considerations. Behavior Therapy, 35 (4); 707-72 - Gramaccioni, G., e Robazza, C. (2008). Psicologia clinica dello sport: Un modello multidimensionale. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 3, 28-31. Conclude il libro la parte IV, dedicata alle considerazioni su temi quali l'etica professionale, il ruolo della supervisione e le prospettive future per lo sviluppo professionale.

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